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Formazione del personale

Tutto quello che devi sapere su upskilling e reskilling

Redazione
Pubblicato: 13 Ottobre 2022
Aggiornato: 8 Novembre 2022
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Se la formazione dei dipendenti è parte integrante della tua strategia aziendale, allora questo articolo fa al caso tuo. Mai sentito parlare di upskilling e reskilling?

Nel mondo del lavoro, apprendere nuove competenze oppure migliorare quelle già in possesso è fondamentale per essere più produttivi e poter apportare maggior valore al contesto aziendale in cui si lavora.

Responsabili delle risorse umane e L&D manager sono sempre più attenti a questo aspetto, nell’ottica di aiutare i propri collaboratori a svolgere le loro mansioni sfruttando al massimo le loro capacità. Ed è proprio qui che concetti come upskilling e reskilling entrano in gioco.

In questo articolo andremo ad analizzare nel dettaglio il significato di upskilling e reskilling, cercando di evidenziare quelle che sono le principali differenze tra queste due tipologie di approccio formativo.

Reskilling: cos’è?

Il reskilling non è altro che un processo formativo volto all’apprendimento di nuove abilità in maniera tale che il lavoratore possa svolgere compiti e mansioni diverse da quelle abituali. In un contesto aziendale, inoltre, il significato di reskilling può anche essere collegato all’insegnamento ad un dipendente di una nuova serie di competenze.

I responsabili delle risorse umane e della formazione aziendale potrebbero essere interessati al reskilling nei casi in cui vogliano mantenere all’interno dell’organico alcuni lavoratori che hanno delle competenze ormai divenute obsolete.

In questo caso, i dipendenti potranno essere reindirizzati verso un’altra area di competenza per la quale avranno bisogno di nuove skill che gli permettano di svolgere al meglio le nuove mansioni.

Ad esempio, un’azienda potrebbe non aver più bisogno di un determinato impiegato d’ufficio, ma l’esperienza e la conoscenza dell’azienda di quel dipendente lo renderanno una risorsa preziosa che potrà essere spostata in una posizione differente una volta che avrà appreso una nuova abilità.

Lo stesso avviene nei casi di riconversione aziendale, un processo attraverso il quale un’azienda cambia il focus del proprio business e necessità di nuove figure per ricoprire determinati ruoli chiave.

Upskilling: cos’è?

L’upskilling, invece, si riferisce ad un processo formativo che punta a migliorare le competenze già acquisite da parte di un o una dipendente. Pertanto, la persona non subirà alcun tipo di cambiamento di mansione o percorso di carriera. Ad esempio, il miglioramento delle competenze potrà riguardare programmi di formazione specifica, tutoraggio, microlearning, ecc. Il principale vantaggio per le aziende è rappresentato dal fatto che non dovranno spendere tempo e denaro in processi di ricerca e selezione per assumere nuovi dipendenti in quanto potranno concentrarsi internamente e investire nelle risorse già presenti in azienda.

Provando ad essere più pratici, un esempio di upskilling potrebbe essere un corso di formazione linguistica in azienda finalizzato al miglioramento delle capacità di negoziazione degli agenti commerciali in vista dell’apertura di nuovi mercati da parte della società.

Oppure ancora, un corso di digital marketing approfondito nel caso in cui, chi si occupa di quest’area, abbia bisogno di aggiornarsi sulle ultime novità delle piattaforme pubblicitarie online.

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Differenze tra upskilling e reskilling: quali sono?

Le differenze tra upskilling e reskilling sono facilmente individuabili. Il reskilling si riferisce a un processo attraverso cui il dipendente acquisisce nuove abilità per svolgere una mansione diversa. Si parla, invece, di upskilling quando il dipendente è già in possesso di alcune skill e l’obiettivo è quello di migliorarle per svolgere al meglio il proprio lavoro.

Pertanto, nel reskilling, i collaboratori assumono un nuovo insieme di competenze che non è correlato in alcun modo alla propria posizione attuale. Nell’upskilling, al contrario, migliorano le competenze già acquisite mantenendo inalterata la propria posizione nell’azienda.

Infatti, il cambio di carriera è sicuramente una delle differenze peculiari tra i due tipi di approcci. Nel reskilling, il dipendente dovrà cambiare mansione per continuare a rimanere in azienda ed essere utile alla causa. Nell’upskilling, invece, la sua mansione non cambierà ma sarà soltanto in grado di svolgerla in maniera più efficace e efficiente.

Gli obiettivi di reskilling e upskilling

Quali sono gli obiettivi che reskilling e upskilling puntano a raggiungere in azienda? Ecco un breve elenco di finalità che possono essere condivise da entrambe le strategie formative:

  • Colmare il divario digitale rendendo l’azienda più competitiva
  • Rendere più brevi e meno frequenti le procedure di selezione del personale
  • Stimolare un senso di fiducia e fidelizzazione nei dipendenti più validi dell’azienda
  • Migliorare l’employer branding dell’azienda
  • Incoraggiare una cultura aziendale dinamica basata sul miglioramento continuo delle proprie competenze

Per introdurre iniziative di reskilling e upskilling è importante analizzare i bisogni della propria realtà aziendale per capire quali sono le competenze che il business ha bisogno.

Successivamente, sarà necessario progettare un percorso di formazione per diversi profili che si svolgerà durante l’orario di lavoro. Sarà importante anche effettuare una valutazione continua per poter valutare i progressi nelle competenze dei dipendenti che stanno affrontando questi percorsi.

Upskilling e Reskilling: conclusioni

Come abbiamo avuto modo di vedere, il significato di upskilling e reskilling sono approcci diversi che possono anche portare a un cambiamento di ruolo di un dipendente all’interno del contesto aziendale.

In ogni caso, queste iniziative possono essere declinate in diversi modi anche legandole alla formazione linguistica in azienda. Negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di aziende ha iniziato a investire in questi tipi di approcci per cercare di ottenere il meglio dai propri dipendenti. La tua sarà la prossima?

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